Attentato kamikaze a Kabul e i provvedimenti del G7: caos e intervento della Nato

Attentato kamikaze a Kabul e i provvedimenti del G7: caos e intervento della Nato

Caffè EqualiLab è l’appuntamento settimanale che avrai con noi ogni mercoledì mattina, in orario di colazione. Si tratta di una selezione di articoli da parte della stampa italiana che raccontano un fatto di cronaca importante degli ultimi giorni.


Sinossi

Era il 26 agosto quando l’aeroporto di Kabul, che era stato preso d’assalto dagli afghani e dagli occidentali che volevano lasciarne il paese, è stato colpito dall’esplosione di due bombe, creando caos e terrore e causando la morte di ben oltre 170 persone tra civili e soldati e di più di 200 feriti.

Nelle ultime 24 ore sono state altre 7 le vittime dell’attentato. Dopo le esplosioni all’aeroporto (una fuori l’Abbey Gate e la seconda vicino al Baron Hotel), altre due bombe sono esplose nella città e il Pentagono riferisce:” Un solo kamikaze, poi degli spari. Nella città ancora minacce, pronti a nuovi attentati”. Intanto l’Isis ha rivendicato gli attacchi a Kabul. Biden parla al popolo in una conferenza straordinaria e dice in lacrime: “Non dimenticheremo” – “vi verremo a cercare e ve la faremo pagare”. “I terroristi dell’Isis non vinceranno”, poi conferma “Il terrorismo non fermerà la nostra missione”.

La discussione in Italia

Il premier italiano Draghi ha dichiarato: “Condanno questo orrendo, vile attacco contro persone inermi che cercano la libertà. Ringrazio tutti gli italiani che ancora si prodigano in questo straordinario sforzo umanitario per salvare i cittadini afghani”. Il corridoio umanitario non si ferma: si conta di poter recuperare il maggior numero possibile di rifugiati entro il 31 agosto, data del ritiro obbligatorio delle truppe. I paesi fuori dall’UE come l’Albania e Regno Unito si prodigano nell’accoglienza. Invece per le istituzioni europee, la volontà prevalente sembra essere quella dell’”assistenza a casa loro”.

La commissaria agli affari interni dell’UE, Ylva Johansson, ha spiegato che saranno previsti aiuti umanitari e missioni di pace in Afghanistan e nei paesi confinanti. Ma ha lasciato trasparire poco altro in ottica futura.

Il coinvolgimento degli USA

I talebani condannano fortemente questo attacco: “L’emirato islamico presta grande attenzione alla sicurezza e alla protezione del suo popolo e i circoli del male verranno fermati”. Nelle ultime ore c’è stato un raid USA contro i militanti dell’ISIS-K, dove una famiglia è stata decimata (9 vittime, 6 minori e 2 sotto i sei anni).

Poche ore dopo altri cinque razzi sono stati lanciati verso l’aeroporto di Kabul Hamid Zarai, intercettati da un sistema di difesa missilistica installato presso le vicinanze, a meno di 48 ore dal ritiro americano dal Paese, dice un funzionario americano dell’ABC e fortunatamente non ci sono vittime. Inoltre, un’altra notizia recente è che I talebani permetteranno a tutti i cittadini stranieri e locali con autorizzazione speciale rilasciata da un altro Paese a lasciare l’Afghanistan.

Come ne hanno parlato i giornali italiani

Lo scetticismo sull’intera questione arriva direttamente dagli articoli delle testate giornalistiche, che non controllano le loro fonti e gli esempi sono molteplici. Un esempio è la diffusione una foto del 2015 del 10 agosto di quell’anno che doveva immortalare un’immagine dell’attentato del 2021; l’ultimo in ordine di tempo è stato Tgcom24, nonostante le smentite del giorno precedente.

Un altro scivolone arriva dal quotidiano “la Stampa” che ha rilasciato il famoso video fake, realizzato tramite green screen, mentre mostra i profughi che rincorrono l’aereo militare statunitense per cercare qualche appiglio a cui aggrapparsi. Questo video non è ancora stato rimosso. L’ennesima gaffe è la foto della bandiera talebana esposta sul palazzo presidenziale di Kabul, pubblicata dal Corriere, la Stampa e il Giornale.

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